|
di A. Thomas Brès
Da |
|
|
dal numero
4 dell'anno 1950
fino al
numero 4 dell'anno 1951)
Quarta
parte
11. Gli ostacoli
11-1.
La paura delle simulazioni
11-2.
Guardare agli altri
11-2a. Prima
osservazione
11-2b. Seconda
osservazione
11-3.
Cercare il battesimo nello S.
S. quando si sarà più spirituale
11-4.
Io non merito il Battesimo
11. Gli ostacoli
Ogni cristiano dovrebbe essere intimamente persuaso,
attraverso la lettura della Parola di Dio, della
necessità del Battesimo dello Spirito Santo; noi
supplichiamo i nostri lettori di leggere la Scrittura,
di meditarla, di pregare con fervore su questo
soggetto.
Il
diavolo teme molto che si faccia la luce ed è molto
accorto nel cospargere di insidie il cammino di coloro
che cercano le benedizioni divine.
È
impossibile elencare quali siano tutte queste insidie, ma
cercheremo qui di enumerarne alcune fra le più frequenti,
perché i fedeli possano guardarsene.
11-1. La paura
delle simulazioni
Lastuzia
più grande del nemico è rivolta a spaventare le
anime con la paura delle simulazioni.
Molti
hanno tante volte sentito affermare che tutte
queste cose sono dannose, anormali, diaboliche,
rasentanti lo spiritismo; hanno anche sentito
raccontare tanti fatti più o meno autentici,
più o meno deformati, e si sentono presi da una
sorda angoscia.
Hanno sete di benedizioni, ma dicono: «Non
sto per cadere in qualche cosa di cattivo?
Chissà se, invece di incontrare il Signore, vado
a trovare Satana e mi pongo sotto il suo potere?»
Così, nella loro apprensione, non osano più
andare avanti e si appellano alle promesse di Dio.
Ma alle persone che
provano questi timori e che sono turbate o che hanno
perduto la speranza dopo tutto quello che hanno
sentito rapportare, noi desideriamo unicamente far
sentire una voce che è superiore a tutte le altre,
essendo la voce del Signore stesso.
Non
ha Egli risposto in anticipo ai loro dubbi
angosciosi dichiarando: «Chi
è quel padre tra voi che, se il figlio gli
chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli
chiede un pesce gli dia invece una serpe? Oppure
anche se gli chiede un uovo, gli dia uno
scorpione? Se voi dunque, che siete malvagi,
sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli,
quanto più il vostro Padre celeste donerà lo
Spirito Santo a coloro che Glielo domandano!» (Luca 11:11-13)
Il
pensiero di Gesù si può comprendere con facilità.
Esso significa: come potete supporre, anche
per un istante, che il vostro Dio potrebbe lasciar
penetrare uno spirito cattivo nel corpo e nellanima
di chi cerca la Sua benedizione?
Porre
la questione significa risolverla nello stesso tempo,
perché un Dio che agisse così non sarebbe né un
Dio santo, né un Dio damore come noi chiamiamo
il nostro Padre celeste, ma sarebbe peggiore dei
padri della terra che, almeno, sanno dare delle buone
cose ai loro figli.
No; una tale paura
viene dal diavolo.
Infatti
appartiene al suo modo di fare e segue la tattica usata
con Eva nel giardino dellEden: mettere il dubbio
nel cuore delluomo sulla purità delle intenzioni
divine.
È profondamente triste
vedere ancora troppi figli di Dio attenti alla voce del
nemico; invece di ascoltare la Parola di un Dio fedele e
vero, essi prestano orecchio alle insinuazioni del padre
della menzogna.
La sua astuzia è quella di un uomo che, per impedirci di
gustare un liquore meraviglioso, colloca sulla bottiglia
letichetta «veleno».
Come potrebbe essere
dannoso il confidarsi in una promessa del Padre celeste?
11-2. Guardare
agli altri
Un secondo ostacolo
è contenuto in questo ragionamento: molti
che si dicono battezzati con lo Spirito Santo sono
incoerenti e, qualche volta, sono meno perfetti di
altri cristiani. Non cè
anche tra di loro qualcuno che cade gravemente?
In queste condizioni,
che valore ha dunque il Battesimo
dello Spirito Santo?
Riconosciamo
che alcuni cristiani, pur dichiarandosi battezzati con lo
Spirito Santo, sono tuttavia ben lontani dallavere
una condotta che si avrebbe diritto di pretendere da loro.
Il fatto è dolorosamente accertato.
Ma siamo, per questo, autorizzati a condannare il
Battesimo? Non diremmo, piuttosto, che questo
fatto lo conferma?
Voi
avete ricevuto una moneta falsa: ciò vi consiglia ad
essere prudente ed a verificare diligentemente il
contenuto del vostro portamonete. Ma gettereste forse
tutto il vostro denaro dicendo: «Non
cè altro che moneta falsa e non voglio servirmene?»
Sapete
bene che, se hanno fatto la moneta falsa, ciò è
avvenuto perché esiste quella vera.
I falsari non perderebbero il loro tempo a fabbricare
delle monete che non fossero unimitazione dei
valori in corso. Lesistenza della falsa
moneta è la prova più certa che ce nè una vera.
Se vi sono delle persone che possono falsamente
pretendere di essere battezzate nello Spirito
Santo, significa che esiste un reale battesimo.
Con
un ragionamento analogo a quello da noi denunciato, si
potrebbe rigettare ogni cosa: non solo il Battesimo, ma
finanche la fede in Cristo. Quanti falsi cristiani!
Quante incoerenze fra quelli che si dicono discepoli di
Gesù! Quante colpe gravi, quanti peccati, quanti vizi
nel popolo di Dio!
Si potrebbe dire che il
Vangelo non è vero a causa di tutte queste cose?
Daltronde
è lo stesso ragionamento di coloro che rigettano la
religione. Essi sappoggiano su ciò che hanno
potuto vedere di cattivo, per condannare in blocco i
cristiani e per conseguenza il Cristianesimo stesso.
Noi sappiamo che hanno torto di confondere la zizzania
con il grano buono e che se ci sono, purtroppo, tanti
falsi cristiani, ce ne sono anche dei veri.
Un
insegnamento deve essere giudicato con ben altre
ragioni che non le incoerenze o le debolezze che si
possono sempre trovare fra alcuni suoi difensori.
Qual è il centro religioso che potrebbe uscire
vittorioso dalla prova consistente nel fare la
critica alla vita di tutti i suoi membri?
Dobbiamo riconoscere, senza partito preso, che
non ne esiste alcuno.
La Parola del Signore: «Chi
di voi è senza peccato, scagli per primo la
pietra» (Giov. 8:7) non
trova anche qui una giusta applicazione?
Le
cause per le quali alcune persone battezzate, o che
si dicono battezzate con lo Spirito Santo, non
rendono una buona testimonianza sono di varie specie:
può essere una cattiva istruzione,
un
insegnamento insufficiente,
il non stare in guardia contro le
insidie del nemico,
la
mancanza di vigilanza,
lorgoglio,
la
mancanza di sottomissione ai conduttori e alle
regole della Parola.
Non
possiamo qui studiare tutti i casi, ma facciamo solo due
osservazioni assolutamente necessarie.
11-2a.
Prima
osservazione
La prima è che in
nessuna parte della Bibbia viene insegnato che il
cristiano battezzato con lo Spirito Santo è divenuto
perfetto e incapace di peccare.
Il
Battesimo è, come tutte le altre grazie del
Signore, un deposito
che ci è affidato e che noi dobbiamo far
fruttificare sotto la nostra propria
responsabilità. Se
lo trascuriamo o ne facciamo un cattivo uso ci
sarà tolto.
Vi sono molti che hanno posseduto una
volta il Battesimo dello Spirito Santo, e dai quali la
Potenza si è allontanata.
Lapostolo Paolo dice: «Non
contristate lo Spirito» (Efesi 4:30).
"Ricevere" e "conservare" sono due
cose differenti e, dobbiamo dirlo con dolore, molti
ottengono delle benedizioni che poi si lasciano sfuggire.
11-2b.
Seconda
osservazione
La nostra seconda
osservazione è che più le nostre esperienze
spirituali ci innalzano, più noi dobbiamo farci
piccoli.
Un
cristiano battezzato con lo Spirito Santo deve
più dogni altro dimostrare umiltà e fare
in essa dei progressi costanti.
In
pratica egli viene ad essere tentato in un modo
speciale da satana. Gesù fu condotto dal diavolo
nel deserto per essere tentato, dopo aver
ricevuto al Giordano il Battesimo dellacqua
e quello dello Spirito.
La tentazione non
sparisce affatto col Battesimo, ma cambia
generalmente carattere: il nemico modifica i suoi
attacchi, e il credente deve stare più che mai in
guardia.
Chi passeggia
nel fondo della valle può camminare
tranquillamente, senza speciali precauzioni; ma
chi comincia a scalare le cime, deve avere lo
spirito pronto. Non è bene che sia solo, ma è
preferibile che sia unito a molti compagni,
soprattutto è necessario che abbia una guida,
che tenga sempre gli occhi fissi su di essa e che
obbedisca ciecamente a tutti i suoi ordini.
Il cristiano
ripieno di Spirito Santo ha raggiunto alcune
sommità: tanto più, perciò, deve essere
prudente, tanto più umile.
Non deve mai
pensare che può camminare da solo: ha bisogno
assoluto di appartenere ad una chiesa, di
realizzare la comunione fraterna,
dassicurarsi contro tutti i passi falsi e
deve riguardare costantemente a Gesù, ubbidendo
a Lui in ogni cosa.
Se lumiltà, la sottomissione ai conduttori
spirituali, lobbedienza alla Parola fanno
difetto in un credente battezzato di Spirito Santo,
è certo che questo credente va incontro ad una
catastrofe.
Lorgoglio
è la vera causa della caduta per un gran numero di anime.
Quando un figliuolo di Dio si fa piccolo, le frecce
del diavolo passano al di sopra della sua testa; ma
quando cerca di raddrizzarsi, sicuramente sarà
colpito in pieno petto.
In
conclusione, gli errori, le incoerenze, le
mancanze dei cristiani battezzati, non provano
niente contro la realtà del Battesimo, ma
servono a sottolineare ciò che noi sappiamo
molto bene, cioè il modo con cui le più grandi
grazie di Dio vengono facilmente svisate e
alterate quando sono affidate alla natura umana. |
La
neve cade dal cielo splendente di bianchezza; ma che
cosa diventa al contatto con la terra? Eppure Iddio
non cessa di far cadere la neve.
Così, se la gloria del Battesimo dello Spirito
santo viene troppo spesso offuscata
dallinfedeltà, dalla superbia, dalla
mancanza di consacrazione degli uomini, Iddio non
cessa per questo di continuare a mandarlo
meravigliosamente, come nel primo secolo del
Cristianesimo.
Non guardiamo a quello che
il Battesimo diviene, purtroppo, nel cuore e nella
vita di alcuni; ma guardiamo a ciò che è nella
realtà.
Non daremmo certo ascolto a chi
pretendesse insegnarci che la neve è una cosa grigia e
sporca, per averla vista imbrattata nel fango di questa
terra; non linviteremmo forse a guardare sui monti
scintillanti nel candido ammanto?
Crediamo al Battesimo in
tutta la sua bellezza, in tutta la sua verità, qual
Dio vuol donarlo al cuore umile e puro.
Quando
il diavolo non riesce nel suo scopo con gli argomenti che
abbiamo esaminati, mette in opera un ragionamento che,
dapprima, può lasciare dubbiosi sulla sua origine,
perché vi si nasconde sotto una falsa apparenza di
umiltà. Eccolo:
11-3. Cercare il
battesimo nello S. S. quando si sarà più
spirituale
Sono ancora troppo
novizio nella fede e, prima di cercare il Battesimo
dello Spirito Santo, ho molti progressi da fare. Fra
qualche tempo, quando sarò più avanti
spiritualmente, mi sarà possibile pensarci.
Secondo
questo ragionamento il Battesimo non sarebbe dato da Dio
se non a dei credenti già sperimentati durante una lunga
vita cristiana.
Strana idea! Avete
forse sentito dire che al principio di una guerra
il comandante, rivolgendosi alle truppe, abbia
detto: «Andate a
combattere con i vostri pugni, e quando avrete
vinto un certo numero di battaglie, vi saranno
distribuite le armi?»
Non
ragionate nello stesso modo quando pretendete che
il Battesimo debba essere ricercato da cristiani
vecchi nella fede?
La vita
spirituale è una battaglia che si rinnova del
continuo, ed essendo il Battesimo un rivestimento
di Potenza, è logico pensare che prima si riceve
e meglio è. |
Perché il Signore
ci darebbe la Sua potenza solo quando stiamo per
lasciare questa terra?
Il
Battesimo non è una medaglia che, con solenne
cerimonia, viene appuntata al petto di coloro che
si sono distinti nella guerra; ma è
unarmatura che viene presentata al soldato,
al principio della guerra, perché se ne rivesta
e, per essa, divenga vincitore.
Tutta la Parola
conferma questa opinione.
Quando
gli apostoli Pietro e Giovanni pregarono perché
i Samaritani avessero ricevuto il Battesimo dello
Spirito Santo, si preoccuparono forse di sapere
da quando tempo quelli avevano creduto? Eppure
erano novizi nella fede! (Atti 8:1-17).
Paolo ad Efeso istruì dei credenti poco
illuminati e impose loro le mani, senza
preoccuparsi di sapere da quanti anni erano
discepoli (Atti 19:1-7).
Meglio ancora a Cesarea, Cornelio e quelli della
sua casa furono battezzati di Spirito Santo nello
stesso momento in cui si convertirono. Non si
poteva essere più giovani di loro nella fede.
E il caso stesso dei centoventi nellalto
solaio, nella prima Pentecoste, non si può
aggiungere agli altri già citati?
Mi si dirà: «Non erano gli apostoli? Non
avevano passato tre anni con Gesù? Non erano
stati testimoni dei Suoi miracoli? Non avevano
ricevuto i Suoi insegnamenti? Non erano, perciò,
preparati a ricevere il Battesimo dello Spirito
meglio di chiunque altro?»
Ma riflettiamo: non
erano ancora passati due mesi da quando avevano
abbandonato Gesù; uno di essi Lo aveva rinnegato;
tutti avevano passato un periodo di profonda
disperazione, perché non avevano mai capito ciò che
il Maestro aveva voluto dire quando aveva parlato del
Suo sacrificio e della Sua morte.
Non pensate che se
avessero chiesto il nostro giudizio
sullopportunità di conferire loro il Battesimo,
noi tutti avremmo dichiarato che lo Spirito santo non
poteva essere accordato a degli uomini così vili,
così poco istruiti nella Parola? Ad ogni modo
avremmo almeno preteso che si fosse fatto passare un
po di tempo per constatare la sincerità del
loro pentimento e per vederli allopera.
E
se il Signore ci avesse ascoltato, la Pentecoste sarebbe
stata certamente ritardata.
Ci
si obietterà il versetto 22 del capitolo 5 della
prima epistola a Timoteo: «Non
imporre con precipitazione le mani ad alcuno».
Il contesto sembra farci comprendere che
lapostolo, dando tale consiglio, abbia
avuto di mira limposizione
delle mani concernente incarichi e ministeri
della Chiesa, ciò
che è ben diverso e richiede più grande
avvedutezza in un pastore.
Ma anche se venisse provato che
Paolo parlava sul soggetto del Battesimo, noi siamo
daccordo che bisogna agire senza precipitazione; cè
un giusto mezzo tra la fretta di ricevere il Battesimo
senza tener conto di nessun consiglio e di nessuna
accortezza, e quello stato danimo che tende a non
considerare il Battesimo se non come una prospettiva
lontana.
11-4. Io non
merito il Battesimo
Ecco unopinione che è spesso
invocata come scusa da molti di quelli che non cercano la
benedizione.
«Io
non merito il Battesimo».
È vero!
Nessuno
merita il Battesimo; ma esso non
è dato a chi lo merita.
È una
grazia come tutte le altre,
che noi riceviamo da Dio.
Se Dio
battezzasse solo quelli che ne sono degni,
nessuno sarebbe battezzato:
salvati gratuitamente per i meriti di Gesù
Cristo, noi siamo ugualmente battezzati con
lo Spirito Santo per grazia divina.
Quando diciamo che non meritiamo il
Battesimo, mostriamo la nostra ignoranza intorno alla vie
di Dio.
Quando dunque cominceremo a
comprendere che il Signore non ci tratta secondo i nostri
meriti, ma secondo quelli di Cristo?
Il
diritto alla Potenza dello Spirito Santo ci
viene acquistato da Cristo sulla croce.
Non cè niente in noi che possa farcelo
ottenere:
è un dono di
Dio, concesso a chi ha fede nel Cristo.
|
Facciamo notare a questo proposito
che il Signore disse: «Se alcuno ha sete,
venga a Me e beva»; e il
Vangelo aggiunge che: «disse
questo dello Spirito che dovevano ricevere quelli che
crederebbero in Lui»
(Giov. 7:37-39).
Che i
Suoi fossero battezzati nello Spirito Santo, è un
diritto che Gesù ha acquistato con la Sua morte
sulla croce e con la Sua resurrezione.
Giovanni esprime questa verità
nel passo da noi ora citato, che dice: «Poiché lo
Spirito non era ancora glorificato».
Sarebbe
evidentemente assurdo intendere con ciò che lo
Spirito Santo di Dio non ha iniziato ad esistere che
dopo la croce. Il pensiero dellevangelista è
che esso non può
essere ricevuto nella Sua pienezza se non dopo che
Gesù è stato glorificato.
I
credenti dellAntico Testamento ebbero delle
unzioni dello Spirito, ma non è stato mai detto
che fossero battezzati o che avessero ricevuto la
pienezza.
Pare che questa benedizione sia stata riservata
al Nuovo Testamento come un frutto meraviglioso
dellopera del Calvario.
Il Vangelo racconta che un soldato,
prima che Gesù spirasse, Gli aprì il costato con un
colpo di lancia, e ci dice che dalla ferita
sgorgò sangue ed acqua. Non è questa una
realtà sempre attuale?
Due grazie, come un
fiume, non cessano di sgorgare dal costato aperto del
Salvatore per inondare la Chiesa: "il
Suo sangue" e "lo
Spirito Santo", di
cui lacqua è un simbolo.
Non
si tratta di cercare di meritare il Battesimo, ma
di riceverlo come una benedizione che Iddio ci
offre e di cui abbiamo urgente bisogno. |
A. Thomas Brès
(continua)
|
|